INDUSTRIA 4.0

Connessione tra sistemi fisici e digitali, analisi complesse attraverso Big Data e adattamenti real-time

Il termine Industria 4.0 indica una tendenza dell’automazione industriale che integra alcune nuove tecnologie produttive per migliorare le condizioni di lavoro, creare nuovi modelli di business e aumentare la produttività e la qualità produttiva degli impianti.

1° RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
(fine 18° secolo)

Portò all’utilizzo di macchine azionate da energia meccanica e vide l’introduzione di potenza vapore per il funzionamento degli stabilimenti produttivi.

2° RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
(inizio 20° secolo)

Segnò l’inizio della produzione di massa e catena di montaggio e vide l’introduzione dell’elettricità, dei prodotti chimici e del petrolio.

3° RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
(primi anni ’70)

Vennero introdotti robot industriali e computer nel sistema produttivo e si fece utilizzo dell’elettronica e dell’IT per automatizzare ulteriormente la produzione.

4° RIVOLUZIONE INDUSTRIALE (oggi)

Industria 4.0 prende il nome dall’iniziativa europea Industry 4.0, ispirata ad un progetto del governo tedesco. Il termine tedesco Industrie 4.0 fu usato da Henning Kagermann (fisico e uno dei fondatori di SAP), Wolfgang Wahlster (professore di intelligenza artificiale), e Wolf-Dieter Lukas (fisico e alto funzionario tedesco Ministero federale dell’Istruzione e della ricerca) per la prima volta alla Fiera di Hannover del 2011, in cui annunciarono lo Zukunftsprojekt Industrie 4.0. ovvero il progetto per l’industria del futuro che prevedeva investimenti su infrastrutture, scuole, sistemi energetici, enti di ricerca e aziende per ammodernare il sistema produttivo tedesco e riportare la manifattura tedesca ai vertici mondiali rendendola competitiva a livello globale.

I risultati ottenuti dalla Germania a livello produttivo hanno portato molti altri paesi a perseguire questa politica; per questo sono stati svolti numerosi studi. Questi studi hanno definito gli effetti delle nuove strategie (“Quarta rivoluzione industriale”) sul contesto sociale ed economico.

Piano Nazionale Transizione 4.0 italiano

Il Piano Nazionale Transizione 4.0 fa parte del Recovery Fund italiano. L’investimento consiste in circa 24 miliardi di Euro si pone due obiettivi fondamentali:

  • Stimolare gli investimenti privati;
  • Dare stabilità e certezze alle imprese con misure che hanno effetto da novembre 2020 a giugno 2023.


Gli investimenti da parte delle aziende dovranno essere spesi nei seguenti settori:

  • Acquisto beni materiali 4.0: per spese inferiori a 2,5 mln di Euro (50% di credito di imposta nel 2021 e il 40% nel 2022).
  • Acquisto beni immateriali 4.0 (il 20% di credito di imposta).
  • Ricerca e Sviluppo: attività di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale in campo scientifico e tecnologico  (12% di credito di imposta).
  • Innovazione tecnologica: attività di innovazione tecnologica finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati (6% di credito di imposta).
  • Innovazione green e digitale: attività di innovazione tecnologica finalizzate al raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0 (10% di credito di imposta).
  • Design e ideazione estetica: per la concezione e realizzazione dei nuovi prodotti e campionari nei settori tessile e della moda, calzaturiero, dell’occhialeria, orafo, del mobile e dell’arredo e della ceramica, e altri individuati con successivo decreto ministeriale (6% di credito di imposta).
  • Formazione 4.0: spese sostenute per la formazione dei dipendenti e degli imprenditori (dal 30% al 50% di credito di imposta per le spese ammissibili).

Pantarei Informatica S.r.l. con il suo bagaglio di conoscenza è pronta a questa sfida, può supportarti nello sviluppo di progetti rivolti a questo settore.

Ad oggi abbiamo interfacciato oltre 20 macchinari di laboratori medici, aziende nel settore pelletteria, carrozzerie auto migliorando la produttività e efficienza dei servizi offerti dai nostri clienti.